Silvia Ammavuta, con “Lati Oscuri”, si avventura nel genere erotico.
un territorio letterario che permette di esplorare le dinamiche più intime e spesso inconfessate dell’animo umano.
Il titolo stesso suggerisce un viaggio nelle zone d’ombra della psiche e delle relazioni, dove la passione può confinare con il pericolo o con la scoperta di sé più profonda.
Il romanzo, pur appartenendo al genere erotico, probabilmente non si limita alla descrizione di scene esplicite.
Ma cerca di costruire una trama avvincente e personaggi con una loro complessità psicologica.
L’elemento erotico diventa uno strumento per raccontare storie di potere, sottomissione, libertà e ricerca del piacere, indagando come queste dinamiche influenzino i rapporti interpersonali.
La copertina, con il suo paesaggio montuoso avvolto da nubi scure e squarci di luce, sembra voler evocare un’atmosfera di mistero e di introspezione.
Suggerendo che i “lati oscuri” non siano solo quelli legati alla sfera sessuale, ma anche alle emozioni intense e ai conflitti interiori che i protagonisti potrebbero trovarsi ad affrontare.
L’opera invita quindi a una lettura che vada oltre la superficie, per cogliere le sfumature più profonde della natura umana.
- 110 Pag. – F.to 17×24
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